Ansia in gravidanza

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COSE DA SAPERE SE PROVI ANSIA E AGITAZIONE IN GRAVIDANZA

Le preoccupazioni di una donna durante lo stato di gravidanza aumentano esponenzialmente anche a causa della responsabilità che si può sentire di avere nei confronti della creatura che si porta in grembo. La prima cosa da tener presente è che le accortezze da prendere in considerazione durante la gravidanza da sole non bastano perché il tuo corpo fa, in autonomia, molto di più di quello su cui potresti credere di incidere; il miracolo della vita non dipende da molto altro se non da processi fisiologici naturali fuori dalla portata del controllo volontario. Per di più, il corpo è biologicamente determinato anche, affinché questo accada e farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per portare a termine il suo mandato. Se ti sembrerà di vivere le emozioni più intensamente e in modo amplificato, ricordati che sei esposta a sbalzi ormonali che influiscono sul tuo equilibrio psicologico.

Seppur la gravidanza non è una malattia, non far sì che sentimenti di inadeguatezza prendano il sopravvento se non ti senti in quello “stato di grazia” di cui narra la leggenda. Non esiste un modo giusto o sbagliato di essere in gravidanza. Quindi, se arrivano, legittima l’ansia e il malumore; non combattere il modo in cui ti senti, qualunque esso sia: c’è un mondo di significati dietro con tante sfumature; prova piuttosto a sintonizzartici e a vedere come stai quando lo fai.

Nota se il tuo stato è condizionato da qualcosa in particolare che ti sta attivando ma non fare tutto questo da sola. È importante che in questo momento tu condivida come ti senti per permettere agli altri di starti vicino. Così come farai domani con il tuo bambino, esplora ed esplorati ma cerca intorno a te un punto fermo, una base sicura cui sintonizzarti. Se senti che le difficoltà non sono transitorie e hai la necessità di un sostegno esperto, rivolgiti a un professionista.

Se stai attraversando una gravidanza difficile, concediti di condividere il tuo percorso con uno specialista ma ricorda che non c’è bisogno di una diagnosi medica per darsi il permesso di usufruire di un aiuto in gravidanza perché le difficoltà sono personali e insindacabili.

COSA FARE PER STARE BENE IN GRAVIDANZA?

Ogni fase è complessa e porta con sé timori diversi: dalla delicatezza del primo trimestre alla constatazione del corpo che cambia, dalle domande sulla maternità alle ore decisive in sala parto, passando per miriadi di preoccupazioni soggettive e non ascrivibili al caso; non cambiare tu, cambia punto di vista e guarda la risorsa…

Prova a stare più fuori di te e meno dentro di te! Non focalizzarti sulle aspettative sul bambino, sulla gravidanza o su te stessa, non sostare troppo sui desideri verso tali aspettative perché questo è il momento migliore per concentrarti sul presente, su quello che puoi fare per te in questi mesi d’attesa anche in prospettiva del preservare tutte quelle energie future che dovrai investire. Se hai già altri figli, cerca di recuperare degli spazi solo tuoi per rigenerarti in previsione dell’impegno che comporterà l’arrivo del futuro nascituro. Non darti per scontata.

Il tuo equilibrio psicofisico è la cosa più importante, e negli ambiti della tua vita in cui ti senti più oberata, puoi ricorrere al riposo: fisico, mentale, sensoriale, creativo, emotivo, sociale, spirituale. Individua qual è quello, o quelli, che fanno al caso tuo.

Prova a centrarti, a portare il focus su di te e a focalizzarti sui tuoi bisogni: concentrati su quelle attività che possano farti sentire in uno stato di benessere. Sii tu la tua priorità e se nella vita hai faticato ad esserlo, hai un buon motivo per dedicartici. Ricorda che tu, ti conosci più di chiunque altro e sei la massima esperta in cosa sia meglio per te in questo momento. Lasciati aiutare in quello che puoi e metti dei paletti dove credi sia più opportuno: in questo istante, sei tu la bussola!

COSA POSSO FARE CON TE PER L’ANSIA IN GRAVIDANZA?

In base alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi, possiamo stabilire un piano terapeutico per sostenerti in questo percorso. Innanzitutto, posso rappresentare uno spazio solo per te e aiutarti a creartene altri. Potremmo lavorare sulla gestione del tempo provando a individuare dei momenti della giornata in cui ti dedichi al tuo benessere psicofisico attraverso l’ausilio di tecniche di respirazione e di rilassamento, tecniche mindfulness e di consapevolezza, e ancora, sostenendo processi di autocura attraverso il training autogeno.

Se quello di cui invece hai più bisogno riguardasse un sostegno emotivo, potremmo impostare un lavoro sull’ascolto e la validazione delle tue emozioni, cercando un modo per regolarle, permettendoti così di sperimentarti meno in balia di quello che senti e provando a instaurare dei confini verso ciò che ti fa entrare in quello stato.

Se invece, le tue preoccupazioni afferiscano al momento del parto, insieme potremmo provare ad abbassare lo stato d’ansia anticipatoria attraverso l’utilizzo congiunto di tecniche di rilassamento, visualizzazioni guidate ed esercizi integrativi che permettano alla tua mente di poter pensare a quel momento in uno stato controllato di attivazione dove il tuo corpo si senta più rilassato e di conseguenza, diventi capace di rasserenare le parti di te più in pensiero, grazie alla sovrapposizione di questo nuovo modo di sentirti durante l’immaginazione di quelle ore cruciali.

Infine, se le tue ansie sono attinenti al nuovo status di mamma, potremmo optare per un lavoro sui tuoi personali significati dei ruoli che nella tua vita stanno per cambiare: da te figlia a te mamma provando a esplorare eventuali preoccupazioni che possano ricordarti vecchi cicli all’interno della tua famiglia d’origine che non vuoi si ripetano.

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