Perchè si soffre di disturbo ossessivo compulsivo?

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Generalmente, il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è accompagnato da una vulnerabilità storica, cioè da un insieme di elementi critici che hanno accompagnato la propria storia di sviluppo. Tali elementi possono essere rintracciati sia nelle caratteristiche personologiche del soggetto che all’interno del sistema familiare cui appartiene.

È solito, tra le persone affette da disturbo ossessivo compulsivo rintracciare alcuni predominanti fattori di rischio, tra i quali:

  • particolare vulnerabilità al senso di colpa,
  • forte e sentito senso di responsabilità,
  • paura verso il timore di danno,
  • una rigidità strutturale
  • tendenza verso il controllo.

Va precisato, che tali caratteristiche sono da prendere in considerazione come elementi generici; nella specificità del caso poi, vanno considerate le peculiarità individuali da reperire nella storia di vita personale dell’individuo.

Al contrario, un elemento comune in chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo può essere considerato quello relativo al peso specifico che i pensieri assumono per la persona. Tale assunto diverge in diverse implicazioni che contribuiscono esponenzialmente all’aumentare della sofferenza; tra i più importanti:

  1. il cominciare a pensare che i pensieri rappresentino la propria volontà ,che ha come conseguenza immediata l’insinuarsi del dubbio verso le proprie intenzioni e, come conseguenza drammatica, il mettere in discussione la propria identità (che molto spesso coincide con la propria integrità morale);
  1. la convinzione che se si sta pensando una cosa, si stia ad un passo per compierla. In questo modo, la persona si predispone verso il mettere a costante vaglio le proprie azioni come modo per auto monitorarsi e scongiurare il pericolo percepito come imminente;
  1. la “presunzione” riguardante il poter agire un controllo volontario su ciò che deve o non deve passare per la propria mente; oltre che oneroso in termini di dispendio energetico, questa fatica diventa inutile e, oltremodo, controproducente. Per sperimentare quanto detto, fate un semplice esercizio: provate a pensare intensamente alle scimmie per due minuti (magari, accompagnate il pensiero guardando anche qualche suggestiva immagine), a posteriori, impeditevi di pensare alle scimmie nei due minuti successivi. Quante volte avrete rievocato le scimmie?

Psicologa Pamela Pipoli, Torino

In conclusione, lo sviluppo del DOC è influenzato da una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali.

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